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Icona no 78
Formato : 42 x 18 cm.
Tavola in tiglio
Tempera. Aureola dorata con foglie d'oro.
Il giovane Stefano apparteneva alla prima comunità cristiana, che applicò integralmente la "carità fraterna", infatti i suoi appartenenti mettevano i loro beni in comune con gli altri, e ad ognuno veniva distribuito equamente quanto bastava per il sostentamento giornaliero. Quando la comunità crebbe, gli apostoli affidarono il servizi di assistenza giornaliera a sette ministri della carità detti diaconi. Tra questi spiccava il giovane Stefano che, oltre a occuparsi dell'amministrazione dei beni comuni, si prodigava nell'annuncio della buona novella tanto da indurre i Giudei a catturarlo e portarlo nel Sinedrio, dove venne giudicato e condannato alla lapidazione. Fu trascinato fuori dalla città e lapidato; durante l'esecuzione Stefano, primo Martire, pronunciò le stesse parole di Gesù sulla croce: "Signore, non imputar loro questo peccato" >> continua...
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