Santi Florus e Laurus


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Santi  Florus e Laurus

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Icona no 53

Formato : 60 x 45 cm.

Tavola in tiglio

Tempera. Aureole e fondo dorati con foglie d'oro.


Il tema centrale dell’icona: L’Arcangelo Michele affida le truppe ai santi Florus e Laurus tendendo loro le redini di un cavallo bianco e di un cavallo nero. Nello spazio inferiore sono raffigurati tre santi guardiani dei cavalli. I loro nomi sono: Spevsyp, Elevsyp et Melevsy che significano: “ colui che sorveglia il cavallo”, ( o che lo guarda e lo protegge)” colui che domai cavalli” (o chi li barda e li equipaggia), “ colui che arresta i superbi destrieri”. Il culto verso questi Santi oltrepassò i confini della Georgia e della Cappadoccia, si estese in Russia, poi Francia e in Spagna. Il racconto del loro martirio li presenta come particolarmente abili a domare i puledri e a catturare i cavalli. Questi santi appaiono sempre insieme come fossero tre-gemelli. Poiché il grande principe Vladimir Monomaque ( morto nel 1125) si vanta di avere, con le proprie mani, catturato dei cavalli selvaggi, si può dedurre che “I tre gemelli di Cappadoccia” fossero già venerati a quell’epoca in Russia.

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