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Icona no 30
Formato : 30 x 23 cm.
Tavola in tiglio
Tempera. Aureole e fondo dorati con foglie d'oro.
Questa icona é chiamata anche aceiropoietos, ovvero : "non fatta da mano umana". Secondo la tradizione riportata da Niceforo Calisto, risale all'originale che fu inviato da Cristo stesso al re Abgar V Oukhama, principe d'Osroeme, la cui capitale è Edessa. Il re Abgar V Oukhama, malato di lebbra, chiede al suo archivista Hannan di condurre da lui il Cristo. Poiché quest'ultimo era impossibilitato a spostarsi, Hannan cerca, invano, di realizzare il ritratto di Gesù. Allora Cristo stesso prende un panno e lo applica sul proprio Viso. Sul panno resta allora impresso il viso del Signore. Questo panno é chiamato Mandylion, ovvero "fazzoletto". Alla vista del volto del Signore, il re Abgar V guarisce.
Recenti ricerche riguardanti la Sacra Sindone di Torino tendono a dimostrare che il Mandylion e la sindone sarebbero la stessa cosa: la reliquia che avrebbe ispirato i pittori bizantini nell'esecuzione del Santo Volto di Gesù...
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